Giudizi Critici-Chi ne parla?
Critici..!Persone e Personaggi che ne parlano,giudizi pensieri e riflessioni sui segni indelebili lasciati lungo il percorso Artistico.
1-Franco Delli Carri (Cagliari 1976)
Congratulazioni sincere a Guglielmo Melis per l’importantissimo riconoscimento che gli è stato conferito.La lusinghiera motivazione che la commissione giudicatrice ha formulato, dopo aver esaminato le diverse centinaia di opere concorrenti al premio Viareggio di pittura e grafica, mi ha incuriosito, e, mi sono così inoltrato nella visione attenta delle sue opere. Confesso di condividere a pieno ogni giudizio positivo espresso, perché, di fronte a un quadro del Melis ho provato veramente delle sensazioni uniche.
Si resta impressionati dal modo in cui l’Artista riesce a leggere il mondo che lo circonda, presentandolo poi in un modo surreale intriso di poesia, sentimenti e stati d’animo che riesce a trasmettere anche all’osservatore più distratto.La sicurezza del segno fa intravedere capacità innate che prospettano traguardi sempre più importanti.
2-Giampaolo Nuvoli (Sassari 1976)
Melis Guglielmo,nella tappa d’obbligo sulla strada della bravura e della notorietà -Non ha deluso!.Per Melis questo successo è giunto quasi inaspettato,non perché ri tenesse di demeritare,ma per quella discrezionalità che lo contradistingue.Al di fuori da qualsiasi condizionamento cattedratico,Melis si esprime con un’Arte surrealista e istintiva,che ripropone stati d’animo profondi su quelli che sono i grandi temidell’uo- mo ,come singolo e come associato.La guerra,l’inquinamento,la solitudine,la fede,sonoi soggetti che stimolano le sue opere in una chiave ammonitrice per il comportamento dell’umanità.Un’umanità che Guglielmo Melis mette in guardia dai pericoli di uno sviluppo che non sempre significa progresso,ma che sovente è l’anticamera dell’autodistruzione fisica e morale.-
3-Luciano Marcucci (Viareggio 1976)
Il maggior interassamento nei confronti di Guglielmo Melis, e del suo operare artistico,confesso che, mi viene spontaneo,così come l’esprimere un obiettivo giudizio positivo sulla sua Arte pittorica.Con la disinvolta e matura manifestazione del mezzo espressivo, il Melis riesce a offrire una suggestiva armoniosa estetica alla rappresentazione del variegato mondo della sua ispirazione.Nell’apparente soffisticato modo di esprimersi si riscontra una’affettuosa tenerezza nei confronti del mondo che lo circonda e un’amorevole trepidante preoccupazione per ogni angolo della natura.I messaggi che Guglielmo Melis trasmette con i quadri, senza presunzione, sono di monito per quanti, a volte distratti, non trovano il tempo per avere il giusto rispetto del mondo che ci circonda.
4-Remo Branca (Fonni 1978)
Mi aveva parlato di Guglielmo Melis un’amica comune,esprimendo lusinghieri giudizi sulla sua pittura.Oggi,che ho il piacere di conoscerlo,non posso che condividere tali giudizi.Prendendo visione di alcuni suoi lavori di grafica,resto colpito per la loro vitalità,per la decisione del segno che,con freschezza,resta lontano dall’influenza alle mode.Le escursioni del Melis oltre tirreno hanno sicuramente agevolato il confronto con altre esperienze,favorendo un’autonoma precoce maturità.Pur essendo ancora giovane,nel Melis si intravedono le predisposizioni naturali verso le strade dell’incisione,che,con l’approfondimento tecnico,potrebbero portarlo verso quelle strade già percorse da altri illustri Sardi,con prospettive di meritati traguardi,sperando che possa entrare nel novero di quelli artisti che tengono alta la bandiera dell’incisione Sarda.-
5-Raffaello Borsetti (Cagliari 1979)
In Guglielmo Melis la realtà,anche quella fantastica,si trasforma in immagini cariche di sollecitazioni emotive che emergono in maniera forte e decisa.Egli giunge alla completezza del quadro dopo una lenta maturazione mentale e attraverso descrizioni vive e palpitanti da cui si desume l’attenta concetrazione della percezione iniziale.Si può dire che le opere di Guglielmo Melis,sono raffigurazioni di emozioni e di impressioni ricavate da fatti di vita quotidiana e trasportati sul piano dell’immaginazione,con acuta sensibilità e coerenza morale.-
6-Marcello Serra (Cagliari 1980)
Ancora una volta mi son trovato di fronte a una lieta sorpresa. Già in un’altra occasione ho potuto prendere visione dei quadri di Guglielmo Melis, ma solo oggi con una attenta osservazione resto veramente colpito dalla maturità nell’utilizzo delle diverse tecniche, passando dal monocromatismo al policromo con disinvolta padronanza. Un viaggio insieme al Melis, in occasione di una manifestazione Artistica, mi ha permesso di scoprire una signorile educazione e una trasparenza dell’essere che si rispecchia nei temi del suo mondo poetico. La densità dei simboli nella sua pittura, esprime l'impellente bisogno di allontanarsi dall’aridità dei falsi miti del presente, nella ricerca di un approdo sicuro per le sue favole surreali.Le innocenze scadute di un’infanzia volata via, lo hanno condotto a constatare i drammi del suo tempo, e, con sensibilità esprimerle col segno,nella speranza di donare a se stesso e a quanti sanno ascoltarlo, il premio della risposta ai perché!
7-Lino Vecchi (Cagliari 1980)
Nella grafica di Guglielmo Melis prevalgono due motivi cari alla tradizione di questa disciplina:-La decisione del tratto e la naturalezza dell’espressione.Infatti, l’esuberanza Artistica del nostro giovane pittore viene posta in evidenza dalla sicurezza del segno e da un ancor più sciolta esposizione dei suoi argomenti.Ne consegue,quindi,una entità di emozioni calde,profondamente vissute,e,nel contempo,trasmesse con altretanta sensibilità e dovizia di mezzi.Come per le opere ad inchiostro,così lo è in quelle ad olio dove certe sue dimostrazioni assumono consistenza di pregevole fattura e, dove talvolta,parlano linguaggi d’intendimento puramente surrealista.Un modo insomma,quello di Melis,fresco, spontaneo di fare Arte,con serietà e dedizione e col suo intento di dar sfogo al proprio amore verso la natura e a quanto lo circonda.-
8-Ugo Zingales (Palermo 1981)
Guglielmo Melis,nel portarla a conoscenza del notevole successo di pubblico e di critica che hanno suscitato le sue opere, sono lieto di comunicarle che il Consiglio Direttivo dell’A.S.L.A.di Palermo ha deliberato la sua ammissione a Socio Onorario; nell’esprimerle le più vive felicitazioni, sono altresì sicuro, che non mancherà alla nostra associazione, il prezioso e intelligente apporto della sua opera, nell’interesse dello sviluppo culturale in Italia e nella sua Regione in modo particolare, nonché per una maggiore conoscenza e salvaguardia del patrimonio Artistico e letterario.Conto quindi nella sua cortese e preziosa collaborazione per il raggiungimento degli ideali per cui è sorta la nostra associazione.Colgo l’occasione,in attesa di eventuali suggerimenti e proposte che vorrà sottoporre, per augurarle le più splendide affermazioni nel suo settore Artistico.
9-Foiso Fois (Cagliari 1982)
Quando ci si incontra tra operatori del nostro settore Artistico,per prendere visione delle opere partecipanti ad una manifestazione, si ha l’occasione di avere un confronto vero ma talvolta di scontrarsi con critiche opposte, a volte dure. Nell’osservare l’opera di Guglielmo Melis ,questo non è successo perché ci si è trovati di fronte ad un’opera che ha suscitato il comune interesse.Una testimonianza di fantasia, di tecnica e di poesia che ti fa fermare volentieri per poter procedere ad una lettura più attenta. La prima impressione è quella di trovarsi di fronte ad una antica incisione, tale e minuziosa è l’esecuzione tecnica della grafica del Melis,piacevole a livello estetico l’interpretazione di un tema comunemente sentito come quello della natura. Nel profilo storico dell’Arte grafica, la Sardegna è entrata prima con Biasi, Delitala, Stanis Dessy, Branca... io cerco di stare sul carro!... Ben vengano gli Artisti come il Melis che con volontà e coerente impegno vogliano unirsi: -Avanti un altro!... c’è ancora posto!
10-Dante Olianas (Cagliari 2004)
(Italiano)Nato e cresciuto in un paese, Guglielmo Melis ha dovuto anche combattere per riuscire a mettersi in vista nel “mondo civile”! Studiandone le forme, i colori e gli sguardi. Da grande,stimolato dai premi e dagli alti apprezzamenti raccolti (al di fuori della Sardegna), comincia frugare nei ricordi di gioventù e dipinge pietre, case, cieli e viottoli, quasi come volesse tornare a ripercorrerli,grazie alle piccole cose che gli hanno dato la forza per diventare grande.-
(Inglese)Guglielmo Melis grew up in a small Sardinian Village. Artistically he had to fight hard to stand out in a world far removed from his culture. After collecting numerous awards around Europe, he turned back to his childhood memories and starder painting stones, houses, skies, and footpaths, as if in homage to the small things that helped him grow. -
(Sardo)Nasciu e pesàu in d’una bidda,Guglielmu Melis puru si dd’at gherràda po arrennèsci andi bessìri a pillu in su mundu “zivilli”, studiendìndi is fromas, is coloris e is miràdas. A mannu, contzolàu de is alabàntzias e de is strinas arregòrtas in terra frima, cumentzat a forrogài in is arregòdus de pizzinnìa e pintat perdas, domus, airas e moris casi cument’e chi essit boffiu torrai gratzias(a apetigai) is pitìcas cosas chi dd’ant donau sa frotza po si fai mannu.-
11-Tino Petilli (Cagliari 2005)
Credo proprio che parlando di Guglielmo Melis, non posso che considerarmi un po’ partigiano, trattandosi di un pittore piuttosto noto, che svolge la sua opera artistica si può dire… da sempre!.Artista che ho avuto l’avventura, il piacere e l’onore d’incontrare a Nuragus come alunno delle scuole medie quando insegnavo nei primi anni sessanta. Beh...!!!! Sono un Artista anch’io!...E, pur non sentendomi un profondo intenditore in Arte pittorica in particolare, devo confessare che, alcuni dei suoi innumerevoli quadri mi hanno vivamente colpito,soprattutto quando il Melis si è cimentato molto bravamente nel rittrarre aspetti, scorci e paesaggi del suo paese natale,esprimendo una profonda sensibilità con nostalgico rispetto verso quegli spazi dove si è nutrito delle luci che hanno illuminato i primi passi della sua vita.
12- Beppe Palomba (Napoli 2006)
Guglielmo Melis, è autore di immagini possenti, frutto di una fantasia Dantesca, resa con potenza di mezzi espressivi ed equilibrio cromatico.Un Bosch dei nostri tempi, che gioca con i suoi sogni e i nostri incubi, in chiave surreale, a momenti quasi psicanalitica, con il magico risultato di icantarci, noi spettatori e interpreti dei nostri fantasmi.
13-Sandro Serradifalco (Palermo 2006)
Nell’attestato di merito Artistico rilasciato all’Artista Guglielmo Melis, per la valida capacità interpretativa legata alla profonda conoscenza del mezzo pittorico.Un far Arte, testimonianza del panorama contemporaneo, pur essendo ancorata alla tradizione e della continua valorizzazione estetica.
14- Sandro Serradifalco (Palermo 2009)
La dialettica iconica dell’Artista Guglielmo Melis si basa sul racconto di immagini della sua terra o sulla creazione di metafore di chiaro stampo concettuale. Una fondamentale dicotomia nell’intento comunicativo dell’Artista diviene così palese. Da un lato la predilezione per il figurativo di stampo paesaggistico, dall’altro la tendenza alla composizione di ispirazione surreale onirico. Senza alcun dubbio l’Artista possiede dimestichezza e abilità con i pennelli, colori e pigmenti delle più diverse tipologie che dona maggiore preziosità alla tonalità del reso pittorico. Le sue viuzze di un borgo antico e le sue strade in terra battuta evocano visioni appartenenti al passato, immerse in un silenzio ravvisabile in un pomeriggio mediterraneo lento e assopito. Viene rappresentata un’architettura semplice che ha creato delle case le cui origini si perdono nel profondo dei secoli. La luce, componente indispensabile per una buona riuscita dell’opera si diffonde generosa in tutti i suoi angoli conferendo un anelito di inaspettata naturalezza al reso pittorico. Diversa valenza hanno le figurazioni surreali che descrivono qualità interiori. Nell’opera “Egoismo” è immediatamente percepibile il disaggio emotivo indotto da questo comportamento. Tre occhi fissano lo spettatore, occhi che appartengono ad uno stesso volto. Un volto mostruoso di un essere immaginario metà piovra metà uomo accompagnato da un asino e da un toro che indicano l’essere cocciuto e l’essere aggressivi, qualità che vanno assieme a l’egoismo. Il mostro è sovrastato da un non ben definito uccello notturno che osserva torbido lo spettatore.Il Maestro Guglielmo Melis riesce bene nella descrizione metaforica per immagini come nell’opera ”Riflessioni sull’imponderabile” dove un pittore dipinge i protagonisti di una tragedia nota a tutti, ignaro di quello che l’orizzonte degli eventi ha preparato. Orizzonte sovrastato da una figura maschile che sicuramente muove i fili dell’accaduto e che stende le mani in tono poco rassicurante; E’ circondato da volti segnati dalla disperazione e dallo sconforto. Anche queste sono metafore emotivamente forti e valide che affermano ancora una volta le decisa espressività e bravura del Maestro Melis.
15-Flavio Piu (Cagliari 2007)
A Guglielmo Melis, Artista sensibile profondamente legato ai valori dell’identità Sarda, già inserito nel contesto artistico e culturale nazionale, bisogna riconoscere il merito di raccontare la Sardegna e la sua identità primordiale in modo nostalgico e con l’animo pieno d’amore e di rispetto. I suoi laboratori di ricerca sono i paesi dell’interno, che l’Artista propone spesso sulle sue opere di ispirazione figurativa con gli ampi cieli chiari che sembrano vigilare sul rispetto delle tradizioni e sui costumi della sua gente.
Colpisce particolarmente l’osservatore quell’atmosfera quasi irreale creata con sapiente monocromatismo ad esaltare la suggestione sacrale e mistica degli scorci di paese e delle strade spopolate dove i grandi portali in legno,monumentali,hanno subito il logorio del tempo,così come i muri delle case fatiscenti scrostati dalle intemperie. Ed in questa magica atmosfera il Melis sembra voglia echeggiare gli odori, i suoni ed i canti dei nostri antenati. Ho la sensazione che la giusta chiave di lettura per intendere il mondo pittorico di Guglielmo Melis,siano la luce e la solidità tecnica che danno un valido sostegno all’intera struttura compositiva, offrendo suggestioni e approfondimenti di ampio respiro. In questo profilo pittorico si inserisce l’uso del colore, affidato all’estrosa fantasia dell’Artista,volto ad esprimere in modo passionale, nella sua immediatezza e senza compromessi o sviamenti,le sensazioni sofferte del suo animo ed il significato nostalgico e primordiale dell’anima del suo popolo. Guglielmo Melis ha progressivamente maturato, in questi ultimi anni,la capacità di andare quasi con impeto dentro le cose e dentro le case per coglierne quel non so che di misterioso e atavico che lo fa trasalire dall’emozione. Guglielmo Melis ha vissuto moltissime esperienze artistiche, percorrendo diverse correnti di espressione. Mi sono soffermato particolarmente sul figurativo, ma bisogna dire che col surrealismo e col metafisico ha conseguito consensi di pubblico e di critica molto lusinghieri.
16-ANDREA DIPRE'(Treviso 2010)
Quartu Sant’Elena a due passi da Cagliari,l’incontro con un’Artista fortemente voluto e cercato,anche per darvi un’immagine della Sardegna artistica;Guglielmo Melis……in questa autentica galleria d’Arte,dove raccoglie diverse opere…..di diversi momenti;Grande padre di un surrealismo tutto personale,dove gli archetti della civiltà Sarda si fondono con una visionarietà che non amette deroghe.…….In questo appuntamento col Melis...voglio proporvi una sua produzione del tutto particolare e unica….ad acquarel-lo…. Tante volte si semplifica!...Figurativo!!...esiste l’Arte e basta,esiste la qualità nell’Arte,perché sono opere di una qualità straordinaria,perché nuove,….non c’è nessuno che crea in questo modo e lo stile personale del Melis.Io ho fatto una scelta coraggiosa nel mostrarvi queste opere…perché è giusto che ci sia concentrazione su questo acquarello che l’Artista impiega con una sapienza di profondità,di evocatività, di gusto per il dettaglio che ci rstituisce in pieno…l’immagine.Ecco questo è Guglielmo Melis..in unescursione…è certo un diapason narrativo straordinario,ma arriva a questo,quasi come una sua giusta necessità di affidare,d’impiegare,il suo grandioso talento,proprio per muoversi entro un territorio mai prima esplorato nell’Arte…Mi viene in mente Telemaco Signorini,il grande artista fiorentino dei macchiaioli,anche lui rappresentava Firenze quando c’era la trasformazione della città,..proprio per mostrare anche in modo quasi polemico,gli orrori che si stavano compiendo…così come ognuno di noi vorrebbe preservare un angolo…….E’ un’opera deliziosa quella di Guglielmo ,e….., mi fa piacere che il pubblico..possa comprendere in questa pillola….il volto dell’Arte di uno che vive a Quartu Sant’Elena.Artista molto conosciuto e apprezzato Melis…..,anche da tanta gente del “Continente”come si dice in Sardegna…..A Quartu Sant’ Elena dove c’è la sua galleria e le sue opere sono custodite…possiamo vedere nelle sue opere monocromatiche;…La potenza del nero apparente..e di un griggio trascolorante in un’immagine di impressionante bellezza e di un’esatezza di scrittura….Se ne dicono di cose anche in Italia…che l’opera su carta non sarebbe importante come l’olio su tela)….Nella pittura è la qualità che conta e non il supporto!...Allora ,”La Guernica” di Picasso che è su carta non conterebbe nulla!.L’acquarello..è una tecnica difficilissima,bisogna essere portati.Melis nelle sue opere ci insegna ad impiegare l’acquarello in modo del tutto nuovo,in modo descrittivo…raggiungendo un pathos,un qualcosa che l’olio non può dare,….sono opere immortali che hanno questa velatura di nostalgia…la componente di un Melis che osserva,ama la sua terra e vuole preservarne quasi l’identità,il ricordo,le cose giuste romantiche…lui che è così preciso ,così devoto all’idea di Arte che riposa in distillati di purezza e di perfezione formale…….Nelle opere…vedete la copresenza di costruzioni con caratteristiche architettoniche diverse…..E’ così che si esprime l’Artista Melis Guglielmo che non giudica mai ma osserva e documenta la storia di un popolo,con gli aspetti,con questi dualismi,ecco!..bene e male,e comunque con gli apetti diversi,e per questo che un’opera come questa richiede tempo e capacità,e,per realizzarla…serve soprattutto essere “Artista”......Occorre ristabilire i valori dell’Arte,questo è il motivo per cui anch’io giro e documento,per ristabilire i valori e scoprire chi sono i veri Artisti.…Ecco,perché vi apro queste finestre.Quartu Sant’Elena(Cagliari),avete visto cosa vuol dire essere Artisti oggi…..Se venite da Guglielmo Melis vedrete un mondo di racconto,di anima,di bellezza e di capacità.-
17-Roberta Sanna (Cagliari 2010)
Recensito-Cultura e Informazione al tempo di Internet- Rubriche-Cultura-31-maggio-2010-
Una piazza nel cuore di Cagliari.il porto da una parte con l’odore del mare e delle navi cariche di turisti,poco più in là la via dello shopping;al centro Piazza Dettori e l’ex liceo Artistico che ospitano la mostra personale di Guglielmo Melis.Fino al 10 giugno sarà possibile immergersi nelle tele dell’Artista raccolte nell’esposizione”I Segni del tempo”nelle quali Melis,originario di Nuragus,un paese in provincia di Nuoro,rappresenta la sua amata terra:Una Sardegna lontana,ma ancora sotto gli occhi di tutti.L’Artista ha rappresentato i luoghi che conosce meglio:il paese della sua infanzia,le strade di Cagliari in cui a passato l’adolescenza studiando Arte e seguendo i vari movimenti pittorici del suo tempo che lo hanno portato a sperimentare l’Arte figurativa e il Surrealismo.Fino alle opere raffiguranti Quartu Sant’Elena,la cittadina a quattro chilometri da Cagliari in cui abita attualmente.Tele grandi e piccole che rubano scorci di paesi che in alcuni casi non ci sono più e che in altri sono rimasti tali e quali,stesse mura imponenti,stessi archi in granito,stessi campanili.Emerge l’amore dell’autore per la sua terra e,quasi a volerla preservare dall’intervento dell’uomo,in nessuna opera è presente la figura umana,solo natura,case,vicoli e chiese.Grande attenzione è data al cromatismo:Melis realizza opere nelle quali è fondamentale l’accostamento dei colori,soprattutto nel rappresentare il cielo e opere in bianco e nero o monocromatiche sui toni del rosso.Nella maggior parte dei casi si tratta di tele in cui il protagonista è il paesaggio:-Ricorrono alcuni elementi,come il cielo,quasi mai sereno,sorvolato da uccelli,rondini e fenicotteri,che interrompono le nuvole grigie o rossastre.L’Artista con queste opere ha voluto fermare il tempo,immortalare dei luoghi per lui significativi,farli conoscere o riconoscere ai visitatori.
18-Anna Francesca Biondolillo(New York 2010)
Per il PRIMO premio Internazionale di pittura scultura e grafica –Città di New York-2010-,l’attestato di merito Artistico rilasciato al Maestro d’Arte Guglielmo Melis,una finalità Artistica che approda ad un’indagare con attenta analisi tra le cose del mondo che ci circonda,dando alla luce creatività di profonde meditazioni fruitive.
19-Giacomo Serreli (Cagliari 2011)
Due moduli espressivi sembrano delinearsi nelle opere di questo pittore originario di Nuragus che a Cagliari, già da ragazzo, ha proseguito i suoi studi d’arte per poi frequentare e confrontarsi con altri artisti affinando ulteriormente le sue doti e qualità stilistiche.C’è da una parte la realtà dei paesaggi con scorci di strade paesane assolate che si stagliano tra cieli luminosi ; paesaggi che sanno di vita anche se quelle strade sono spesso deserte, non appaiono frequentate ma sono esse stesse espressione di un legame forte con le proprie radici; sono racconto della storie di luoghi nei quali l’autore si ritrova anche dopo averli abbandonati per la città (ora vive e opera a Quartu) e che sono ancora fonte vitale di ispirazione.E’ lo stesso Guglielmo Melis a suggerirci la sua chiave di lettura di quei luoghi, nei quali sembra tendere le mani verso i maestosi portali; quei luoghi sono testimoni della vita dei suoi antenati; vorrebbe ora, attraverso quegli spazi, quasi fermando il tempo, raccontare la storia del nostro popolo.In questo l’aiuta un ampio ricorso a certo monocromatismo, quasi che davanti agli occhi avessimo di fronte foto seppiate e ingiallite dal tempo, memori di un ricordo, di una vita.E nel contempo sembra prefigurarsi anche un messaggio rivolto a chi osserva questi luoghi: quasi un monito sul loro stato di degrado, sull’insensibilità di certe istituzioni a valorizzare a fondo questo patrimonio, queste testimonianze di vita e cultura.Dall’altra emergono immagini surreali, oniriche, talvolta mostruose o inquietanti che cerca si la luce ma si manifesta tra colori intensi e scuri.Sono invece l’espressione piu’ tangibile dei sentimenti e delle emozioni interiori dell’artista.Sono i tanti perchè che affiorano dalla quotidianità a suggerire poi possibili soluzioni che sono nelle fantastiche creazioni che offrono le sue tele.Attraverso metafore forti e intense per suggerire l’egoismo umano o l’imponderabilità degli eventi della vita cosi come sembrano evocarli certi volti colti nella disperazione, nello sconforto.E in questi itinerari tra figurativo e surrealismo, nel quale Guglielmo Melis s’immerge anche in paesaggi spaziali o cattura il carisma di personaggi come Emilio Lussu, l’artista mostra straordinaria duttilità espressiva e anche tecnica perché si trova a suo agio in terreni differenti.E’ frutto di questa abilità un percorso formativo che lo ha visto cimentarsi con eguale dimestichezza tra olio, acrilico,tempera, acquarello,pastello, biro, china e perfino incisione.Doti che gli hanno consentito di raccogliere in tutti questi anni unanimi giudizi positivi da parte della critica, riconoscimenti in mostre e concorsi, apprezzamenti da parte di collezionisti privati o enti.Ma non c’è un senso di appagamento nel suo sforzo artistico e creativo, impegnato com’è nel percorrere nuove strade, aprendosi anche a nuovi confronti con altri movimenti artistici.
20-Dino Masarà (Palermo 2012)
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Con i disegni precisi,che stimolano l’immaginazione,Guglielmo Melis ci descrive la “Realtà”.Traendo ispirazione dalla sua terra o dall’uomo e con l’aiuto di colori e segni che svelano una profonda conoscenza tecnica;il Melis realizza le sue opere che parlano all’istinto del fruitore in modo schietto e spontaneo.
21-Francesca Lisci (Cagliari 2012)
Tracce del tempo…verso il futuro! Guglielmo Melis.-L’esposizione propone un percorso pittorico tra i sentieri di città e piccoli paesi della Sardegna;di ispirazione figurativa ma con influenze surrealiste e metafisiche, le opere di Guglielmo Melis si fanno custodi della memoria di un tempo che fu, immortalato nella fiera resistenza di mura imponenti, maestosi portali, antichi edifici, e di cieli sempre fedeli a se stessi. Dipinti infusi di un raffinato monocromatismo si contraddistinguono per le atmosfere magiche, sospese. Scorci di città deserte popolate di sovrastante intensità. Un sentimento di cocente nostalgia preserva dal rischio più grande, quello della dimenticanza, della perdita della visione profonda in cui passato e futuro sono gli archi di un unico cerchio. Guglielmo Melis, in attività già dalla fine degli anni 70 e inizio anni 80, partecipa a numerose manifestazioni artistiche di rilievo, ottenendo riconoscimenti e premi su scala nazionale.
GUGLIELMO MELIS
PRESENTAZIONI:-(PENSIERI…!!!!!!!!)
GUGLIELMO MELIS-1976
Immergendoti nell’immensa dolcezza della natura,ti infrangi nell’imperscrutabile profondità,cogli le melodiose vibrazioni che ti si offrono in una progressione di varia intensità luminosa;riemergi con fremito lieve,porgi le tenui note nel pentagramma musicale dei colori,sentirai riproporti all’anima,come in un sospiro,delicate melodie confessioni sincere dell’immensa bellezza delle cose che ti circondano.-
GUGLIELMO MELIS-1977
Non sentirsi”Maestro”,è:-Poter essere allievo di chi ci ha preceduti,di chi ci accompagna,di chi ci precede;è,poter disporre di un immenso lago da dove attingere esperienze che arrichiscono l’animo;è,poter così aspirare a diventare un essere dal quale gli altri possono attingere.
GUGLIELMO MELIS-2004
Le varie esperienze vissute a livello artistico,mi hanno portato a percorrere diverse correnti di espressione;dal figurativo al surreale al metafisico,spaziando nelle diverse tecniche pittoriche,nella ricerca del miglior risultato a livello cromatico.Attualmente,nel rappresentare angoli,portali,vecchi muri e scorci con i segni del passato,provo delle sensazioni che andavano perdendosi,incanalato nella società dei consumi che ti fa distrarre e,ti conduce all’abbandono delle cose semplici in apparenza di poco conto,ricche invece,dei grandi valori dell’uomo.La ricerca tecnica con gli inchiostri,le chine acquerellate,gli acquerelli con monocromatismi e policrome composizioni,mi aiutano a valorizzare le suggestive esteticità delle opere,facilitando la durevole presenza dei valori altrimenti perduti.
GUGLIELMO MELIS-2006
Nelle mie espressioni surreali,l’immaginazione s’impegna a far collezione di apparenti folli soluzioni ai pressanti perché che la vita quotidiana propone.Dalle eterne sollecitazioni emotive, trovo gli stimoli per soluzioni fantastiche,col primario obiettivo di risvegliare l’irrazionale elemento della psiche,che possa condurmi ad una esplorazione dell’inconscio.Attraverso l’analisi dello spazio onirico,giungo alla raffigurazione delle emozioni ricavate ,trasmettendo nel quadro,la lenta maturazione con descrizioni palpitanti,cercando di comunicare la percezione iniziale a tutti coloro che si addentrano nella lettura delle mie opere.
GUGLIELMO MELIS-2007
SUGGESTIONI IPNOTCHE:-Contemplando gli angoli,gli scorci dall’esteticità apparentemente semplice o dall’imponente architettura con i segni visibili dell’inesorabile azione delle intemperie,ci si adagia in una dolce malinconia che stimola la ricerca nei ricordi,nella speranza di ritrovare la serenità del tempo fuggito,e,nelle magiche atmosfere,percepire ghi echi dei suoni,profumi estasianti,e,le saggie espressioni dei nostri antenati;con grande consapevolezza che da questo si possa attingere nuova linfa per il superamento degli ostacoli che il tempo ci propone.
GUGLIELMO MELIS-2008
Mi propongo….,con un’escursione,nell’interpretazione di un figurativo dai cromatismi a volte surreali,che nobilitano quei sentimenti nostalgici che cerco di far apparire evidenti nelle presentazioni di questi angoli che ricordano il passato,che l’incuria e la poca sensibilità stanno conducendo verso l’inesorabile scomparsa.Nei suggestivi mono- cromatismi di alcuni scorci,nonostante il logorio del tempo,cerco di trasmettere quei profondi sentimenti nostalgici che danno una sottile illusione d’immortale.
GUGLIELMO MELIS-2010
TRACCE DEL TEMPO......Verso il futuro....!!!SEGNI DEL TEMPO:-Prestando attenzione ai silenziosi,ma accorati messaggi che giungono ai miei occhi,mentre percorro quei sentieri sterrati,tra mura imponenti logorati dal tempo,interroti da maestosi portali incorniciati da granitici archi,risparmiati dalle intemperie;Mi sento invitato a tendere una mano a quanto mi sta attorno per rendere immortali quei simboli che hanno fatto da cornice ai passi dei nostri antenati e sono stati vigili discreti della nostra vita,potendo essere quindi un libro aperto che documenta la storia del nostro popolo.Soprafatto da sentimenti nostalgici,mi son sentito in”dovere”di poter fermare il tempo,nella speranza di bloccare il decadimento,immortalando così nelle mie opere…..ciò che resta del tempo andato;Ed è così che con questi miei monocromatismi che ricordano le vecchie foto sbiadite,ho voluto forse illudermi di tornare indietro e poter così preservare dalla distruzione,quelle testimonianze della nostra storia,tenendo così presente nella memoria,ciò che ci può essere d’aiuto per costruire il nostro futuro.